Come fece Maximilen de Robespierre ad annullare la Costituzione democratica del 1793, che garantiva il suffragio universale maschile e la sovranità popolare, e a trasferire tutti i poteri dalla Convenzione (l’assemblea legislativa della Rivoluzione) al Comitato di salute pubblica, composto da soli nove membri e da lui diretto?
La risposta è semplice: con la politica del terrore; dichiarando che la Patria era in pericolo perché sotto attacco da parte dell’Impero austriaco e contemporaneamente dei rivoltosi cristiani della Vandea. Così Robespierre convinse il popolo di Parigi e i deputati della Convenzione ad accettare la trasformazione della democrazia in una vera e propria dittatura, con le conseguenze ben note dei tribunali speciali e delle decapitazioni a pieno ritmo.
La politica del terrore