Non sono solito parlare dei politici di oggi, ma in questo caso mi vedo costretto a fare un’eccezione: perché Matteo Salvini non è solo il leader di un partito, ma anche il ministro dell’Interno dello Stato italiano, ovvero una figura istituzionale che svolge un ruolo fondamentale. E questo non piace ai magistrati che si riconoscono in Magistratura Democratica, quella corrente molto politicizzata che già in passato ha cercato di intervenire contro leggi giudicate sbagliate oppure governi considerati antidemocratici.
Certo è un fenomeno, questo dei gruppi organizzati di magistrati, davvero bizzarro, che fa un po’ rassomigliare la magistratura italiana (unica al mondo per questo) a un vecchio partito della Prima Repubblica, come la Democrazia Cristiana o il partito Socialista,