La parola “autarchia” farà sicuramente storcere il naso a molti, memori di quando il Duce, intorno alla metà degli anni Trenta, varò la politica dell’autosufficienza alimentare; secondo lui necessaria, visto che le nazioni europee avevano deciso l’embargo commerciale contro l’Italia colpevole di aver conquistato l’Etiopia (guai a muovere un dito in Africa senza il consenso di Francia e Inghilterra, autentiche potenze imperialiste dell’epoca).
Ma se l’autarchia nel settore alimentare (che costrinse i nostri nonni a dire addio per quasi un decennio a quella deliziosa bevanda aromatica che in seguito avrebbe ispirato i versi in musica di un grande poeta: Ah che bell’o café/ pure in carcere ‘o sanno fa / Co a ricetta ch’a Ciccirinella / compagno di cella,